Fast Track Cities:
HIV e HCV screening e linkage to care in tempi di pandemia e oltre

Con l’adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, gli Stati membri delle Nazioni Unite si sono impegnati a non lasciare indietro nessuno e a porre
fine alle epidemie di HIV, l’eliminazione dell’HBV e dell’HCV tubercolosi e malaria entro il 2030. A supporto del raggiungimento di questi target
ambiziosi è nata il Fast-Track Cities una partnership globale tra quasi 300 città e comuni, IAPAC, UNAIDS, UN-Habitat e la Città di Parigi che stanno
collaborando per porre fine alle epidemie di HIV, epatite virale e TBC in contesti urbani entro il 2030.
Le città rimangono il focus primario di diffusione dell’HIV e HCV: emergenze pandemiche con le quali già da tempo ci confrontiamo.
L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha purtroppo rallentato, se non interrotto, le attività di screening, diagnosi e cura del sommerso per HIV e HCV.
È la stessa emergenza sanitaria, però, che impone una riflessione sulla necessità di ripensare il «sistema sanità territoriale» con la finalità di rafforzarlo e renderlo maggiormente efficiente e in grado di promuovere strategie per scoprire il sommerso – attraverso una prevenzione mirata e un maggiore screening – e garantire l’accesso ai servizi sanitari: fondamentale per porre fine alle pandemie da Covid-19 e anche a quelle da HIV e HVC.
In questo contesto, il Progetto Fast-Track Cities può essere di grande supporto trasferendo quanto appreso nel contrasto all’HIV anche alla lotta all’epatite per contrastare, con gli stessi strumenti, tutte le attuali pandemie.
È ora il momento di una riflessione di come far rendere il sistema territoriale efficiente “alla ricerca del virus” Sars-CoV 2 insieme all’HIV e HCV nelle iniziative sottoscritte nelle città “Fast Track”.
L’evento vuole essere l’occasione per:
• Aumentare la sensibilità dei policy maker e della società civile sulla necessità di implementare servizi sanitari efficaci che partendo da Sars CoV 2 – e includendo HIV ed epatite – garantiscano prevenzione e cura;
• Valorizzare e condividere il ruolo svolto – e che possono svolgere – i Comuni che hanno aderito (e aderiranno) al Progetto Fast-Track Cities, supportando
e facilitando l’impegno delle comunità locali e coinvolgendone le sue organizzazioni;
• Impegnare concretamente tutti i Soggetti coinvolti nell’eliminazione dell’epatite virale entro il 2030.