Cos'è la profilassi pre-esposizione?

La Profilassi Pre-Esposizione (detta anche PrEP) consiste nell’assunzione preventiva di alcuni farmaci già da tempo utilizzati nel trattamento dell’HIV in presenza di un rischio significativo di contrarre l’HIV. Tutto ciò al fine di ridurre il più possibile il rischio di contrarre l’infezione da HIV.

Ad oggi l’unico farmaco approvato per la PrEP è una co-formulazione che contiene due princìpi attivi, Tenofovir ed Emtricitabina. In Italia è disponibile anche l’equivalente generico.

Posso assumere la PrEP?

Se sei sieronegativo e non sempre utilizzi il preservativo o ritieni di avere comportamenti che potrebbero esporti al rischio di contrarre l’HIV, allora potresti essere candidato alla PrEP.

La PrEP è indicata infatti per le persone che corrono un rischio sostanziale di contrarre l’HIV. Ad esempio persone che non usano mai il preservativo o lo fanno in modo sporadico, o persone che hanno avuto una IST (un’infezione sessualmente trasmessa), o ancora chi utilizza abitudinariamente sostanze psicoattive ricreative durante i rapporti sessuali (il cosiddetto chemsex) che possono condurre a comportamenti a rischio. Prima di iniziare una PrEP occorre eseguire un test HIV. Infatti la PrEP può essere assunta solo se si è HIV negativi.

La PrEP non è necessaria invece se la persona HIV negativa ha rapporti esclusivamente con una persona HIV positiva che assume regolarmente la terapia antiretrovirale efficace, e che quindi ha una viremia non rilevabile. Infatti, chi assume regolarmente la terapia antiretrovirale contro l’infezione da HIV non trasmette l’HIV. In questo caso si parla di TasP (dall’inglese Treatement as Prevention), ovvero della terapia come prevenzione.

La PrEP funziona?

La Profilassi Post-Esposizione (PrEP) si è dimostrata efficace nel ridurre il rischio di contrarre l’HIV se presa correttamente.

Negli ultimi sono stati avviati diversi studi clinici sull’applicazione della PrEP nelle categorie a rischio. I tre studi più importanti ad oggi sono il Proud, l’IPERGAY e l’IPrex-ole.

Nello studio PROUD i partecipanti assumevano giornalmente la combinazione a base di tenofovir/emtricitabina, mentre nel gruppo di controllo era previsto l’inizio differito di un anno dell’assunzione della stessa combinazione. Questo studio ha mostrato un’efficacia del 92% di protezione rispetto all’infezione da HIV.

Lo studio IPERGAY ha dimostrato l’efficacia della profilassi pre-esposizione con modalità intermittente. I partecipanti infatti assumevano la combinazione tenofovir/emtricitabina poco prima e dopo il rapporto sessuale. Questa modalità, tutt’oggi prevista, facilita indubbiamente l’aderenza terapeutica, riducendo anche i costi della terapia e limitando gli effetti collaterali. Anche in questo studio l’efficacia di protezione è stata dell’86%.

È importante sottolineare come in entrambi gli studi, i contagi con HIV avvenivano quando la persona non assumeva la PrEP o non la assumeva correttamente.

La PrEP ha effetti collaterali?

Complessivamente, la profilassi pre-esposizione è ben tollerata. Questo risulta dagli studi che sono stati condotti e tutt’ora sono in corso. Tra gli effetti collaterali a breve termine più comuni possono comparire leggera nausea, cefalea, alterazioni dell’alvo o gonfiore addominale. Si tratta comunque di eventi non frequenti e che nella maggior parte dei casi si risolvono in pochi giorni o settimane.

A lungo termine invece la profilassi pre-esposizione può influire sulla funzionalità renale e sulla densità minerale ossea, per tale motivo è sempre consigliato sottoporsi a controlli periodici durante tutto il periodo in cui si assume la PrEP.

È importante sottolineare come i partecipanti allo studio PROUD che assumevano la PrEP e che interrompevano il farmaco a causa degli effetti collaterali, sono stati in grado di ricominciare la PrEP senza problemi.